La magia della Cappadocia, dai camini delle fate alle città sotterranee

La Cappadocia, regione di misteri della Turchia centrale. Il suo nome sembrerebbe derivi dal persiano “Katpatuka“, che significa “Terra dei Buoni Cavalli”, ed in effetti questa regione, situata nel cuore dell’Anatolia, era molto rinomata per i cavalli di particolare pregio.

Cappadocia

La Cappadocia, in turco Kapadokya, comprende città come Nevṣehir, Kayseri, Aksaray, Ürgüp.

Paesaggi surreali, il Parco Nazionale di Göreme

Nel cuore della piana centrale dell’Anatolia, si trova il Parco Nazionale di Göreme, un posto unico al mondo. Una “Città di Pietra”, con le sue formazioni di roccia chiamate “camini delle fate” e i suoi famosi siti rupestri scolpiti nella roccia vulcanica, ormai facilmente riconoscibili.

Cenere e fanghi vulcanici, nei millenni, hanno disegnato lentamente questi straordinari paesaggi surreali, che caratterizzano da sempre la Cappadocia, da visitare assolutamente se si vuole scoprire la Turchia.

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Cappadocia

La Cappadocia si posiziona infatti tra i primi siti turistici più visitati della Turchia. Le sue straordinarie città sotterranee, le sue antichissime chiese (tra le più antiche in assoluto) e i suoi villaggi trogloditi, affascinano da sempre i visitatori, che rimangono stupiti e affascinati di fronte all’ingegnosità dell’uomo di un passato lontano.

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Breve storia della Cappadocia

La storia della Cappadocia è segnata da tante invasioni, sin dal secondo millennio avanti cristo con l’arrivo degli Ittiti. La regione diventa il centro dell’Impero di questo misterioso e potente popolo, nonchè un fiorente polo di scambio commerciale con i vicini Assiri.

Vari popoli si spinsero per conquistare quest’ambita regione, i popoli del mare, i popoli centro europei, quelli dell’Europa orientale e i Persiani.

Tuttavia, la zona passerà inevitabilmente sotto il controllo dell’Impero Romano di Tiberio ed è anche durante questo periodo che la Cappadocia diventerà cristiana, con la nascita di numerosi monasteri tutt’oggi visibili e testimoni muti della presenza di antiche comunità cristiane nella zona.

Cappadocia

Ben presto la Cappadocia subirà altre incursioni. Dopo la separazione delle chiese d’Oriente e d’Occidente, la regione sarà aggredita frequentemente dagli Arabi Omeyyadi. La regione conoscerà vari periodi di splendore e di pace.

Poi arrivarono i Turchi, che non trasformarono mai alcuna chiesa in moschea come era consuetudine fare, poichè le chiese della Cappadocia, scavate nella roccia secondo naturali regole geologiche, non erano orientate verso La Mecca.

All’inizio dell’era della dinastia Ottomana (dal nome del sultano Osman I) la regione si convertirà all’Islam e Nevṣehir ne diventerà la capitale.

Dopo la Prima Guerra Mondiale, la Repubblica Turca è proclamata con Mustafa Kemal Atatürk, fondatore della turchia moderna. Inizierà una colossale pianificazione di scambi di popolazione tra turchi e greci. In effetti, i cristiani greci vengono mandati in Grecia e in cambio, i musulmani greci vengono accolti in terra turca.

Questi scambi metteranno a dura prova millenni di tradizioni, come fu il caso per la lingua cappadocica (armonioso miscuglio tra il greco e il turco) parlato oramai solo da pochi cristiani in Grecia.

La Cappadocia, testimone silenzioso del nostro passato

La Cappadocia è oggi una regione affollata di turisti, ma rimane anche una regione misteriosa ed affascinante in un contesto geologico unico al mondo, che l’uomo ha il compito di preservare. Dal 1985 fa parte dei siti del patrimonio dell’umanità dell’Unesco.

La Cappadocia, testimone silenzioso del passato dell’uomo, è senza alcun dubbio una delle regioni più straordinarie della Turchia e del mondo.

Un luogo magico che bisogna assolutamente inserire nella lista dei posti da vedere almeno una volta nella vita!

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