Oggi vi voglio portare con me in uno dei posti, a mio parere, più suggestivi di Istanbul, se non della Turchia, il Gran Bazar. Luogo misterioso, incantevole, pieno di profumi e colori, il Gran Bazar merita senza alcun dubbio una visita. Quando dico visita, tengo a precisare, che è quasi impossibile entrarci ed uscire dopo un paio d’ore.
E’ un luogo che attira e trattiene chiunque vi ci entri. Il Kapalı Ҫarşı rappresenta la secolare tradizione del commercio, che è sempre stata vivace ed intensa ad Istanbul.
Perché Istanbul?
Perché ad Istanbul e non altrove? Istanbul è a cavallo tra due continenti ed è stata da sempre un crocevia di culture, di popoli, di lingue. Prima Bisanzio, poi la grande Costantinopoli, per poi diventare Istanbul, il gioiello dei Sultani. Ed è proprio questo multiculturalismo, che rende questa megalopoli, un polo di commercio unico da sempre.
Prima di entrare nel Gran Bazar di Istanbul
Prima di entrare nel Gran Bazar o Kapalı Ҫarşı (cioè mercato coperto), dobbiamo capire di cosa stiamo parlando. Per chi visita Istanbul per la prima volta consiglio di munirsi di una buona guida sulla città https://amzn.to/38Jto7b
Il Kapalı Ҫarşı si trova a Beyazit, nel cuore di Istanbul, a pochi passi da Santa Sofia e dalla Moschea Blu. E’ un sito storico, prima di ogni cosa, poiché risale al 15° secolo. Periodo in cui il sultano Mehmet II fece erigere questo mercato coperto al posto di un vecchio mercato. Dopo di lui, il Kapalı Ҫarşı è stato ampiamente allargato da Solimano Il Magnifico.
Il Kapalı Ҫarşı, un labirinto di vie
Il Kapalı Ҫarşı ha circa 60 vie interne e quasi 20 porte d’accesso (Beyazit, Kuyumcu……) ed ha più di 3000 negozi. Sarebbe, in parole povere, il più grande centro commerciale al mondo.
Aggiungo anche che Istanbul, in questi ultimi anni, ha visto fiorire decine e decine di centri commerciali ultra moderni, da lasciare a bocca aperta, ma quello che vi offrirà il Kapalı Ҫarşı rimarrà un’esperienza indimenticabile.
Le dimensioni del Kapalı Ҫarşı impongono un’organizzazione ottimale, ma il primo impatto per il visitatore, rimane comunque quello di sentirsi incastrato in un labirinto infinito.
Ogni artigianato ha il suo “quartiere”, che spesso dà il nome alla via. Quindi abbiamo vie che si chiamano “aynacılar” (quelli degli specchi), iplikciler (quelli dei fili), kilitçiler (quelli delle serrature), altuncular (quelli dell’oro), terziler (i sarti) o yorgancılar (quelli delle coperte/piumini).
Sono nomi suggestivi, che spesso danno l’idea di cosa si venderà in quella via.
Cosa troviamo nel Gran Bazar
Che si debba visitare ormai è chiaro. Da inserire assolutamente nella lista di cose da vedere ad Istanbul.
Ma che prodotti troviamo al Gran Bazar? Per me è facile, perché da bambina ci andavo spesso, ma capisco che non può essere ovvio per tutti.
Al Gran Bazar non si trovano i negozi moderni dei centri commerciali, ma tutto l’artigianato locale turco, come ceramica ottomana, tappeti (kilim o altro), oggetti di rame, pietre preziose, oro, antichità, prodotti tessili, spezie (anche se per questi ultimi abbiamo il Mısır Ҫarşı ossia il Bazar Egiziano, altro simbolo dell’anima commerciante della città).
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Ma quello che colpisce, appena entrati al Gran Bazar, sono gli odori. Il profumo delle spezie, del caffè appena torrefatto, dei dolci tipici della pasticceria turca.
Le voci dei commercianti vi sommergeranno da ogni lato, così come le voci dei turisti in arrivo da ogni parte del mondo, in piena negoziazione. Avrete la sensazione di essere entrati in un mondo, che si è fermato al tempo dei Sultani. Per saperne di più sulla vita dei Sultani https://www.ilsalottoturco.com/vita-da-sultano-lharem-e-il-palazzo-topkapi/.
L’arte di negoziare
Prima di scoprire quanto l’arte di negoziare sia importante in Turchia, vi invito ad iscrivervi alla Newsletter del Salotto Turco per rimanere sempre aggiornati sulle novità del Blog.
Più che una passeggiata il Kapalı Ҫarşı sarà un’esperienza inebriante per voi e una sfida per il commerciante, che con arte proverà a vendervi anche quello che non vi serve. Ovunque si andrà, la regola d’oro è negoziare, a proposito, vi consiglio di portare con voi una calcolatrice per calcolare velocemente il tasso di cambio, quando il commerciante vi darà il prezzo in lira turca o euro.
Ma attenzione, vi consiglio di negoziare solo se siete davvero interessati a comprare. Se lo fate per gioco rischiate di offendere il commerciante, che vi avrà comunque accolto con grande ospitalità, cercando in molti casi di parlare la vostra lingua.
In effetti, il Kapalı Ҫarşı, rappresenta il luogo di commercio per eccellenza, a metà tra Asia ed Europa, è un luogo dove si incrociano persone di ogni paese e orizzonte, dove lavorano famiglie da generazioni, ed è molto probabile incontrare persone che parlano 3 o 4 lingue.
Istanbul, città unica
Come spesso ho scritto, Istanbul è una città stupenda, una città immensa, una città unica nel suo genere e piena di contrasti. Ogni luogo, ogni sito, ogni incontro, crea emozioni forti ed indimenticabili. Il susseguirsi di civiltà diverse, l’ha resa unica e atipica. Istanbul rimane nel cuore anche dopo aver girato il mondo, perché chiunque ad Istanbul vi farà sentire a casa.
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Ümeyhan
Ci piacerebbe visitare Istanbul, una coppia non sposata può condividere la stessa camera in hotel?
Sempre meglio saperlo in anticipo, grazie 🙂
si, certo.