Il Keyf, l’arte di vivere in Turchia, una vera filosofia di vita

Ho il desiderio di parlarvi di questo aspetto molto particolare della vita turca, il “keyf”, che potremmo definire “il tempo di vivere”. Spesso, ho incontrato questo modo di vivere nelle regioni del sud Italia ed in altre zone del sud Europa. Ma devo ammettere che mi è sembrato relegato in particolare alle persone più anziane mentre in Turchia, il keyf è un modo di vivere tuttora molto diffuso tra tutta la popolazione turca.

Arte di vivere

Il Keyf è proprio un’arte di vivere, che impone ad ognuno di noi, di dedicare del tempo per il relax, nell’arco della frenetica giornata. Keyf significa prendersi il tempo di fare qualcosa con calma. Non vuol dire trascurare il proprio lavoro o i propri impegni ma significa sapersi rilassare in alcuni momenti chiave della giornata.

Stai bevendo il tè? Non ti ustionare per berlo velocemente e scappare via. Noi turchi, ti diremmo “keyfine bak” (letteralmente “guarda il tuo relax”, cioè rilassati). Sei a colazione con amici? E’ un momento di keyf, cioè prendi il tempo di mangiare con calma, chiacchierando con le persone che ti stanno vicino.

Ricordo che d’estate, a fine giornata, scendevamo sotto casa con frutta secca, acqua, succo di frutta e tè, ed iniziava il momento più bello della serata! Scendevano anche alcuni vicini di casa, si creava l’atmosfera giusta e si parlava, si sorseggiava tè e si chiacchierava, questo è il keyf, semplicemente. Quindi non riguarda solo gli anziani, ma tutti quanti. Perché prendere il tempo di fare cose semplici, permette di godersi l’attimo. E’ una vera e propria filosofia.

Le mie zie ed i miei cugini, dopo una lunga giornata lavorativa, facevano un salto a casa per rinfrescarsi, per poi correre sotto casa nostra dove li aspettavamo per passare del tempo insieme. I miei fratelli giocavano a tavla con i cugini, tutti discutevamo mangiando frutta secca, oppure si ascoltava la musica, che arrivava fino a noi da qualche negoziante di musica turca del quartiere.

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Il keyf ad Istanbul

Essendo nota la vita frenetica di Istanbul, sembrerebbe, a primo impatto, che la città sia poco compatibile con il concetto di keyf. Non c’è niente di più errato. Il keyf è dentro ognuno di noi, ed è anche in una città come Istanbul, dove milioni di persone corrono giornalmente. Vedremo sempre tante persone sorseggiare un tè chiacchierando tra amici, persone sedute a leggere un giornale, persone in terrazza a fare colazione, anziani pescare sul ponte di Galata.

Dopo una dura giornata lavorativa, molti giovani fumano il narghilè, quindi vivono un momento di keyf. Ad un certo punto della giornata, qualsiasi turco si ferma, per il suo momento di keyf.

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Il keyf è disinvoltura e filosofia

Possiamo dire quindi che il keyf è un mix di disinvoltura e di filosofia di vita. Spesso davanti ad una difficoltà, anziché lamentarsi e sospirare, in Turchia lo spirito turco, porta subito a cercare una soluzione (a volte anche non ottimale o efficace, ma questo permette di non fermarsi davanti a un ostacolo).

Il keyf permette di rendere la giornata e quindi il quotidiano, più gradevole e più leggero. Di conseguenza, orbita tutto uno spirito intorno al concetto, ossia cercare di semplificare e migliorare il più possibile gli ostacoli o i problemi che sopravvengono.

Un esempio? Se entrate in un negozio di abbigliamento e comprate un bellissimo pantalone, ma che andrà accorciato. Niente panico, il negoziante prenderà l’orlo per voi e lo manderà dal sarto più vicino per agevolarvi.

Mentre il sarto accorcia o stringe il tuo pantalone in pochi minuti, il negoziante vi offrirà un tè, un caffè o altro, e vi dirà “keyfinize bakin“. Probabilmente (anzi quasi sicuramente) non avrà guadagnato niente per il ritocco del pantalone ma, avrà preso il tempo di bere un tè e avrà dato una grande prova di ospitalità. Questo semplice gesto è diventato un piccolo momento gradevole nella giornata.

Il keyf alla base della cultura turca

Il keyf è quindi alla base della cultura turca. E’ un modo di vivere e di pensare. Tutti i turchi sono nati consapevoli del concetto di keyf. Fin dalla nascita sentiamo dire “keyfine bak” (divertiti…rilassati) o “keyfin yerindemi” (più o meno, ti stai rilassando? ti stai godendo il momento?). Le nostre attività impongono anche una certa calma, bere il tè, fumare il narghilè o iniziare una colazione turca, non sono certo attività che si possono svolgere in pochi secondi.

E’ vero che tutti quelli che scoprono la Turchia ed i turchi, rimangono sorpresi dal keyf, perché capiscono quanto sia importante prendersi il tempo necessario di fare le cose, anche le più semplici. Non correre sempre fa bene alla salute e alla mente.

Ma non è una filosofia impossibile da applicare anche qui, in Italia. Bisogna imporselo ed iniziare a vivere alla turca, magari iniziando a fare una tazza di tè turco bollente ed essere quindi obbligati a berlo piano piano. Invitate qualche amico e vedrete che verrà naturale godersi il momento.

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Güle güle

Ümeyhan

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2 Comments

  1. Gianna said:

    Significativa la filosofia che ispira la tradizione di regalarsi una pausa durante la giornata. In pratica quella di riappropriarsi del proprio tempo per scaricare le tensioni, condividere le emozioni, dialogare, coltivare le relazioni umane.
    Può ricordare le abitudini nella tradizione dei paesi del Sud Italia in epoca pre-televisione. Personalmente, le ricordo nella Sicilia della mia infanzia trascorsa in un paesino dove, immancabilmente, quotidianamente si trovava il tempo di radunarsi tra vicini davanti alle porte delle abitazioni a conversare e a condividere i ceci e le mandorle abbrustolite da sgranocchiare.
    Gli uomini, viceversa, preferivano radunarsi nelle sedi dei vari circoli a cui aderivano come soci; di questi ne esistevano diversi in base alle categorie di maestranze: (villani=contadini/agricoltori), artigiani, cacciatori, dei civili (che annoverava quelli del ceto più alto quali proprietari terrieri/professionisti ed i notabili della comunità).
    Tutto appartenente ad alti luoghi e ad altri tempi.

    7 Marzo 2021
    Reply
    • Cara Gianna,
      Non sei la prima a farmi notare la somiglianza con i paesi del Sud. Tra tutti i popoli mediterranei ci sono tanti denominatori comuni interessanti. Forse non sai che vivo in Sicilia e qui ancora si prende il tempo di chiacchierare, ridere e scambiare opinioni, come ricordi tu nella tua infanzia. Certo, non sarà mai come una volta, perché il tempo passa irrimediabilmente e tutto ci sembrerà sempre cambiato. Il keyf di cui parlo serve proprio a fermare il tempo che passa. In Turchia, è un arte di vivere fondamentale.

      7 Marzo 2021
      Reply

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